3 dicembre 2021 (articolo di Marco Baroni) – Anche a Sant’Elena Sannita (IS) è ora presente una panchina rossa, simbolo universalmente riconosciuto e associato al tema della violenza di genere e nel caso specifico contro le donne. A collocarla, in Largo Ospedale, l’Amministrazione comunale quale segno di sensibilizzazione e sostegno tangibile contro un fenomeno ancora troppo radicato e che si è purtroppo acutizzato nel periodo della pandemia.
La cerimonia si è svolta in un clima meteo rigido, ma permeato di emozione ed ha visto la presenza tra gli altri del Sindaco Giuseppe Terriaca, del consigliere comunale Antonia Ciarlariello e della giornalista Fosca Colli, Presidente dell’Associazione di Volontariato Molise in Cammino.
Il punto in cui è stata messa la panchina rossa consente di potersi soffermare per riflettere e per ammirare da una parte il panorama su Sant’Elena Sannita e dall’altro la superba Chiesa di San Michele che domina sul borgo con il suo Campanile.
“È un gesto importante che testimonia l’impegno che il nostro Comune, da sempre sensibile alle tematiche sociali – ha detto il Sindaco Giuseppe Terriaca – e vicino alle comunità con azioni concrete a sostegno delle persone in difficoltà, come le donne che subiscono violenza e che combattono ogni giorno per il diritto all’eguaglianza e alla libertà, ma anche un’attività di sensibilizzazione e informazione verso le nuove generazioni. Un gesto simbolico che rappresenta la vicinanza e l’impegno delle istituzioni nel contrastare un fenomeno purtroppo molto diffuso nella nostra società, a tutti i livelli”.
Antonia Ciarlariello, unica rappresentante donna presso il consiglio comunale di Sant’Elena Sannita non ha nascosto la sua emozione per l’apposizione di questa panchina nel borgo: “Si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La panchina rossa è uno dei simboli più usati per denunciare la violenza sulle donne e sensibilizzare. – ha sottolineato l’espandente politico santelenese – Una donna uccisa dalla violenza di un uomo lascia un vuoto che non può essere dimenticato. La panchina rossa, colore del sangue, è il simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza. La panchina rossa è il simbolo di un percorso di sensibilizzazione verso il femminicidio e la violenza maschile sulle donne e mantiene viva una presenza. La panchina appositamente dipinta di rosso rappresenta un momento di riflessione volendo porre l’accento sul ruolo e sul valore che le donne hanno nella società, educando al contempo al rispetto e alla riflessione. La frase “l’amore non è violenza” è una frase breve e diretta che vorremmo arrivasse dritta al cuore e alla mente degli uomini così come la frase “non sei sola” perché necessario trovare il coraggio di chiedere aiuto e ricominciare a vivere”.
Da parte sua Fosca Colli, Presidente dell’ODV Molise in Cammino, ha sottolineato come sia importante “sensibilizzare l’opinione pubblica e dare un segno tangibile, per essere ancora più vicini alle donne vittime di violenza. Un fenomeno quanto mai urgente e doloroso che, come ci mostrano i dati, si è acutizzato notevolmente nel corso della pandemia ed è diventato sempre più complesso far emergere. Dall’inizio della pandemia in Italia si è manifestato, infatti, un preoccupante aumento degli episodi di violenza sulle donne”.
I dati “parlano da soli”: nel 2021, secondo i dati diffusi dalMinistero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica sicurezza, in Italia sono state 102 le donne vittime di femminicidio (nel periodo che va dal 1° gennaio – 31 ottobre 2021) di cui 86 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 59 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. Complessivamente rispetto allo stesso periodo dello scorso anno emerge un aumento delle vittime di genere femminile che passano da 95 a 102 (+7%) e una crescita dei delitti commessi in ambito familiare/affettivo nei confronti delle donne (+5%) che passano da 82 a 86. Stesso incremento (+5%) si registra per le donne vittime di partner o ex, che passano da 56 a 59.