Proseguono a buon ritmo i lavori per l’apposizione dei cavi indispensabili per portare la fibra ottica a Sant’Elena e dintorni. I cantieri, come ricordato già, hanno preso avvio lo scorso 3 di aprile al Saletto. Quindi hanno interessato via Garibaldi fin quasi le case popolari.
Dal 10 aprile la ruspa è in azione nella parte alta di via Ortapiana, all’angolo con via Vittorio Veneto. Prima di procedere allo scavo, sono stati tolti i sampietrini, che poi riverranno collocati al loro posto, mantenendo, quindi, l’estetica del selciato. Considerato lo scavo e il fatto che il mezzo pesante rimane sul posto fino a fine dell’opera, via Ortapiana non è percorribile nella parte vicino all’antico corso del centro storico. Comunque sia, la popolazione locale non sta subendo particolari disagi.
Nel frattempo, squadre di operai con la tuta arancione stanno procedendo speditamente per riasfaltare le tracce che erano state fatte in altre parti del borgo. Ancora pochi giorni, e tutto tornerà alla normalità.
A cosa serve la fibra ottica?
La fibra ottica, che è erede del cavo in rame o del doppino telefonico, sfrutta dei materiali più complessi, come filamenti in fibra di vetro o polimeri plastici, per poter trasferire più informazioni in modo contemporaneo e ad una maggiore velocità. Una guaina in gomma protegge i cavi, così che sono leggeri e resistenti, e i cavi riescono a “trasportare” i dati che necessitano alle comunicazioni di internet e alla telefonia attraverso segnali di luce.
Per comprenderne il funzionamento si deve immaginare un fascio di filamenti raggruppati, ognuno formato da una sezione interna che è trasparente e una esterna che è capace di riflettere la luce. Il filamento imprigiona fasci di luce al proprio interno i quali, sotto forma d’impulsi, “rimbalzano” per lunghe distanze trasportando le necessarie informazioni tra i dispositivi adibiti alla ricezione e alla trasmissione dei segnali.