COVID-19, Fase 2 – Cosa si può e non si può fare a Sant’Elena Sannita (Is)

02 maggio 2020 (di Fosca Colli e Marco Baroni) – Il Covid-19 sta continuando a far sentire la sua pesante presenza sulla popolazione di tutto il mondo e questo, ovviamente, anche a Sant’Elena Sannita (Isernia). Ora si è arrivati alla cosiddetta Fase 2 che dovrebbe portare ad un seppur minimo alleggerimento della situazione in tutta Italia, ma come ha ripetuto in più occasioni il Premier Conte, NON è un “libera tutti”.

Tuttavia, si sente spessissimo parlare in TV, in radio e su Internet delle pressioni giunte da parte delle varie Regioni affinché si differenzi e non si faccia di ogni erba un fascio. Ci sono, infatti, delle aree in cui il Covid-19 ancora è fortemente presente o latente, ed altre come il Molise, la Basilicata e la Calabria, sono state colpite in minima parte da questo tremendo e mortale virus, come dimostrano i dati sciorinati giornalmente dalla Protezione Civile Nazionale e dallo stesso Governo.

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Con il Covd-19 si dovrà convivere a lungo, almeno fino a che non sarà trovato un vaccino; sempre sperando che nel frattempo il coronavirus non muti di volto e tutto verrà rimesso in discussione. Insomma, è e sarà anche in avvenire una mina vagante. La popolazione è stanca e non traspare più tanta voglia di cantare o di disegnare cartelli con arcobaleni. Si vorrebbe vedere la fine dell’emergenza, ma purtroppo, come appena detto, si dovrà ancora pazientare e tanto.

Covid-19, cosa è previsto per Sant’Elena Sannita dal 4 di maggio

Abbiamo accennato al fatto che molte Regioni hanno preso le briglie in mano per dettare le proprie regole, pur attenendosi a quelle governative della Fase 2. Tra queste anche il Molise che vuole far sì che tutto rimanga sotto controllo senza che si abbiano improvvisi picchi di contagi. Il timore, più che mai comprensibile, è che tantissime persone che erano in altre parti del territorio, come nelle regioni del Nord, possano tornare in massa per scappare da dove ancora tutto è ben lontano dalla normalità per rifugiarsi in un “porto” di sicuro.

Sarebbe un errore gravissimo che minerebbe lo stato di salute delle zone che sono state pressoché immuni o sfiorate dal micidiale Covid-19.

Prima di giungere all’ordinanza n.24 datata 30 aprile 2020, il Governatore del Molise, Donato Toma, ha raccolto tramite l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) le istanze pervenute dai Sindaci di tutti i paesi della Provincia di Isernia e della Provincia di Campobasso. Alla fine, ne è uscito un documento che ha trovato tutti concordi.

Quindi, quello che varrà sul litorale molisano varrà anche per tutte le località regionali fino al confine con la Campania, il Lazio, l’Abruzzo e la Puglia.

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Ecco i punti salienti dell’ordinanza n.24/20 che riguarda anche Sant’Elena Sannita – dove si sono registrati, dall’inizio dell’emergenza zero contagi – con la quale si mira a rendere indenne la popolazione locale dall’insorgere o dal propagarsi di un eventuale focolaio.

Questo comportamento responsabile e coscienzioso degli abitanti di Sant’Elena Sannita è stato elogiato dal Sindaco, Giuseppe Terriaca: “Voglio dire grazie a tutti loro – ha dichiarato il Primo Cittadino – per aver rispettato tutte le regole fondamentali per scongiurare che anche nel nostro borgo si potesse diffondere il Covid-19. Tutti i santelenesi hanno sempre mantenuto la distanza sociale, hanno indossato le mascherine e anche i guanti in lattice, sono entrati nei 2 esercizi commerciali uno alla volta così come alla posta attendendo con pazienza il loro turno. È importante non vanificare gli sforzi fatti fin qui e continuare a rispettare queste norme di comportamento; cosa che sono sicuro continueranno a fare per il bene di tutti”.

Proprio per il fatto che non ci sono stati casi sospetti o accertati – neanche nella casa degli anziani affianco al Comune, è bene precisarlo – non ci sarà il libera tutti che in altre regioni vorrebbero. D’altra parte è proprio la popolazione santelenese stanziale (ossia che vive stabilmente a Sant’Elena), con persone anche molto in là con gli anni, che sta facendo di tutto, anche con non pochi sacrifici (il bar e il B&B rimarranno chiusi fino a nuove disposizioni) per osservare fin dall’inizio della Fase 1 tutto quanto previsto per la salvaguardia della salute pubblica.

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Chi è residente ma in realtà abita per proprie motivazioni (lavoro, studio, familiari) in un’altra regione – ad esempio, Lazio e Campania – non potrà far rientro a Sant’Elena Sannita come se nulla fosse.

Infatti, nella premessa dell’Ordinanza n.24/20 si legge la preoccupazione per un “prevedibile un consistente esodo verso il territorio molisano sia di persone attualmente dimoranti in altre regioni per ragioni di studio o lavoro sia di persone che, avendo un’abitazione in Molise, intendano soggiornare in essa”. Nel comma successivo si ricorda come la ASREM in una recentissima nota del 30 aprile abbia evidenziato la “sussistenza di un rischio di aumento del contagio da COVID-19, quale effetto del suindicato esodo, e suggerisce l’adozione di misure restrittive volte a ridurre il pericolo di diffusione del virus”.

Alla luce di tutto ciò, non si poteva di certo star lì con le mani in mano ed ecco cosa si è previsto per Sant’Elena Sannita e per il resto del Molise

1) Rientri a Sant’Elena Sannita e in Molise

L’Ordinanza n.24/20 del Governatore Toma prevede l’obbligo della quarantena di 14 giorni per chi rientra e, ovviamente, anche per chi viene ad ospitare questa persona; insomma quarantena per l’intera famiglia con il DIVIETO di uscire da casa per TUTTI.

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Per fare un esempio: se una moglie o un marito rientrasse da Napoli o da Roma per ricongiungersi con il proprio coniuge, né lui né lei avranno libertà di andare a fare la spesa, in quanto vi potrebbe essere il rischio che il rientrante – che potrebbe essere asintomatico, cioè non avere sintomi di Covid-19 ma non per questo essere sano – infetti involontariamente il coniuge fino a quel momento esente dal virus; e se il coniuge inconsapevole uscisse per una commissione potrebbe a sua volta involontariamente infettare un commerciante o un’altra persona con un effetto a catena dalle proporzioni esponenziali.

Allora quale la procedura da seguire per non incorrere in quanto previsto dalla Legge (non solo una salata ammenda, ma, nei casi più gravi, si rischia un procedimento penale)? Lo spiega l’art. 1 dell’Ordinanza n.24/20: “Tutti gli individui che alla data di adozione del presente provvedimento hanno soggiornato per più di 24 ore negli ultimi 14 giorni fuori dal territorio regionale del Molise hanno l’obbligo, una volta giunti nel territorio della regione Molise:

a) di comunicare entro due ore tale circostanza al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta o ai numeri 0874.313000, 0874.409000 ovvero ai seguenti indirizzi email [email protected]; [email protected];

b) di osservare, salvo diversa disposizione da parte del competente servizio regionale di sanità pubblica, quarantena obbligatoria, mantenendo la stessa per 14 giorni;

c)     di osservare il divieto di spostamenti e viaggi;

d)    di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza;

e)     in caso di comparsa di sintomi, darne immediata comunicazione con le modalità di cui alla precedente lettera a)”.

2) Andata e ritorno a Sant’Elena Sannita per/da altre Regioni

E se si decidesse per un qualche motivo di partire da Sant’Elena Sannita per poi far rientro dopo 1 giorno o più? Anche in questo caso l’Ordinanza n.24/20 del Governatore Toma è ben chiara: vale quanto detto nell’appena citato articolo 1 ossia quarantena di 14 giorni ecc. ecc.

3) In pullman per Sant’Elena Sannita provenienti da altre Regioni

E se qualcuno pensasse di fare il “furbetto” facendosi raggiungere in pullman da un parente o un affine (ad esempio, dal proprio compagno o compagna) per non dare troppo nell’occhio e non incorrere in accertamenti lungo la strada? Non la farebbe franca!

Infatti l’art. 2 dice “È fatto obbligo ai gestori dei servizi di trasporto che espletano il proprio servizio anche sul territorio della regione Molise di comunicare all’autorità sanitaria territorialmente competente, attraverso i numeri telefonici e gli indirizzi e-mail riportati all’art.1, lettera a), entro le 24 ore successive, i nominativi dei soggetti di cui all’art. 1, commi 1 e 2, che abbiano usufruito del servizio di trasporto, indicando la relativa intera tratta di percorrenza”.

4) A Sant’Elena Sannita (e in Molise) tutti sono invitati a vigilare sul rispetto delle regole

Nonostante i controlli serrati lungo le strade, lungo le tratte ferroviarie e di trasporto su gomma, qualcuno potrebbe sfuggire dalle maglie e sentirsi come “intoccabile” non solo al virus Covid-19, ma anche dalle forze dell’ordine.

Ecco perché in questa Fase 2 è importante più che mai che tutti siano consapevoli e responsabili dei rischi che si potrebbero correre e si attivino in prima persona. Tutti, anche a Sant’Elena Sannita, sono caldamente invitati dal Governatore della Regione del Molise a vigilare per evitare che “furbetti” (ma in questo caso non sarebbe esagerato definirli incoscienti) possano recarsi da altre Regioni in paese senza rispettare l’obbligo della quarantena. L’art. 3 dell’Ordinanza n.24/20 è categorico: “Si raccomanda a chiunque abbia conoscenza della violazione della misura di cui all’art.1, comma 1, lettera b) (quarantena obbligatoria), della presente Ordinanza, di farne riservata segnalazione alle seguenti e-mail: [email protected]; [email protected]”.

La nuova autodichiarazione valida a partire dal 4 maggio 2020

Covid-19 Autocertificazione dal 4 maggio 2020

2 Risposte a “COVID-19, Fase 2 – Cosa si può e non si può fare a Sant’Elena Sannita (Is)”

  1. Ciao a tutti a Sant Elena oggi hanno trovato morto un signore in casa !!! L autopsia cosa ha rivelato ? Tutti i cittadini di sant Elena devono essere sottoposti al COV19?

    1. In questi casi sul posto interviene il Medico Legale, cosa che è stata fatta. La persona è deceduta per un problema cardiaco e non per covid. Nessun allarme sanitario a Sant’Elena! Condoglianze alla famiglia

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